Marea Nera. Tony Hayward, in GB per una gara di yacht, potrebbe perdere il posto

Una gara di yacht

Tony Hayward lascerà “la guida delle operazioni sul campo nel Golfo” del Messico: lo ha detto il presidente della Bp Carl-Henric Svanberg in un’intervista a Sky News, che pur difendendo la condotta dell’amministratore delegato dell’azienda, ieri torchiato dal Congresso Usa, ha parlato di “momento molto difficile” per Hayward, che pure “ha voluto guidare personalmente gli sforzi” per bloccare la fuoriuscita.

“L’America è frustrata – ha detto Svanberg – Ma noi non abbiamo mai messo il profitto prima della sicurezza. Non abbiamo mai cercato di sfuggire alle nostre responsabilità”, e ha ribadito che nessuno, inizialmente, si era reso conto della gravità della crisi. “Ancora oggi non sappiamo quanto sarà l’intero costo. dell’incidente”, ha aggiunto

Svanberg ha però ammesso che “Tony ha fatto dichiarazioni che hanno turbato le persone”. Il Financial Times, oggi, ha scritto esplicitamente che la sorte di Hayward potrebbe essere segnata, e ha indicato possibili successori: uno potrebbe essere l’americano Bob Dudley, il direttore esecutivo per America ed Asia che ora condurrà al posto di Hayward le operazioni per fermare la marea nera.

L’altro è lo scozzese Iain Conn, che guida il comparto raffinazione e marketing della Bp. Tutti e due erano candidati alla guida del board (nel quale siedono) tre anni fa, quando si dimise Lord Browne, e fu scelto Hayward. Dudley si trova a Houston, da dove dirige le operazioni di pulizia dal petrolio; Conn ha retto il quartier generale a Londra da quando Hayward è in Usa.

Negli Stati Uniti, e in particolare in Louisiana e negli altri Stati toccati dall’emergenza marea nera, è fonte di polemiche la decisione di Hayward, di partecipare nel fine settimana a una gara di yacht in Inghilterra.

Tutte le principali emittenti americane, dalla Cnn, alla Abc, alla Cbsm danno ampio risalto alla notizia, riportando l’indignazione di molti pescatori che si dicono oltraggiati dal comportamento di Hayward: “A noi, che per vivere abbiamo bisogno di uscire in mare – dicono – da due mesi è vietato adoperare le nostre barche, e lui se ne va su uno yatch? Data la situazione, ci sentiamo offesi”.

Interpellato al riguardo nel quartier generale della Bp a Houston, un portavoce del gruppo petrolifero britannico, Robert Wine, difendendo Hayward ha replicato in questi termini: “sta trascorrendo alcune ore di vacanza con la sua famiglia. Dal giorno dell’incidente, il 20 aprile scorso, non ha mai preso una giornata di riposo. Sono certo che chiunque possa capirlo”.

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lgermini