Il 35% dei milanesi è allergico ad alcune piante, nasce così il parco “allergy free”

A Milano non solo lo smog fa soffrire i cittadini, ma anche le piante. Quando si dice troppo cemento e smog, bisogna piantare più alberi, non è del tutto vero. Una pianta su due provoca, infatti, allergie e nel capoluogo lombardo aumentano i casi di asma: il 35 % dei cittadini soffre di disturbi respiratori e agli occhi. Per questo nella zona Bicocca è stato allestito il primo parco “allergy free”.

Insomma il polline mischiato allo smog è un cocktail velenosissimo. Lo studio è nei cassetti dell’assessorato alla Salute del Comune: da una prima mappatura degli alberi ad alto fusto, le piante classificate come «fortemente allergeniche» (ontano, betulla, carpino, nocciolo, cipresso, olivo) sono quasi dodicimila. Tante: una su dieci. L’elenco è anche più lungo. Aceri, platani, querce, farnie, salici, olmi. In totale fanno altri settantamila alberi dal polline o dal fiore insidioso. Le piante «sicure», in pratica, rappresentano solo il 40% del parco alberi milanese. Asma, prurito, rossore agli occhi, raffreddore: secondo le stime del Comune almeno 450mila milanesi «soffrono» a vario titolo gli alberi. «Negli ultimi anni s’è verificato un costante aumento nella popolazione delle allergie respiratorie, rinite e asma», conferma il professor Claudio Ortolani.

E i danni da polline pesano non solo ai cittadini ma anche alle casse pubbliche. Solo l’asma da allergia sarebbe responsabile, ogni anno, di 74 milioni di euro di danni. Anche per questo il Comune sta pensando alla svolta: nuove piante certo, ma ad allergie zero. L’assessore Giampaolo Landi di Chiavenna ha commissionato una mappatura del territorio, quartiere per quartiere, parco per parco. La zona a maggior rischio polline è la otto, con quasi quindicimila alberi «allergenici».

A mappatura finita (per ora sono stati «censiti» i primi 130 mila alberi), partirà la campagna «verde sicuro». Attraverso un sito web i milanesi potranno adottare un pianta priva di «effetti collaterali». «Vogliamo creare i parchi “allergy free”», spiega l’assessore Landi di Chiavenna. Il primo è già sulla mappa: nascerà in zona Bicocca. Ogni albero avrà sul tronco una targhetta personalizzata con nome del «benefattore» e data di piantumazione. E nei nuovi quartieri, assicura l’assessore «imporremo solo alberi “sicuri”».

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