Harlan cede agli animalisti: “Stop all’invio di scimmie-cavia”

MONZA – La Harlan si è arresa agli animalisti. Gli attivisti, accompagnati dall’ex ministra del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, hanno fatto irruzione nello stabilimento della multinazionale Usa in Brianza, per protestare contro l’invio di altre 750 scimmie destinate alla sperimentazione.

Sulla vicenda delle 900 scimmie provenienti dalla Cina e destinate alla sperimentazione scientifica alla ditta Harlan, a Correzzana, anche la procura di Monza ha aperto un fascicolo a modello 45, ovvero senza ipotesi di reato ne’ indagati. L’inchiesta conoscitiva è stata avviata in seguito all’esposto presentato dall’ex ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla la quale, con le associazioni animaliste si e’ mobilitata.

Nel documento firmato dall’ex ministro si faceva riferimento alla notizia dell’arrivo di macachi destinati allo stabilimento di Correzzana (a pochi chilometri da Monza) della Harlan e si confidava in un intervento nell’ipotesi si verificasse una violazione delle norme in materia di tutela del benessere degli animali.

Da un’ispezione effettuata dai Nas, su richiesta del ministro della Salute Renato Balduzzi, nei tre stabilimenti della ditta Harlan, non è stata rilevata alcuna irregolarità.Ma il presidente di Harlan, David Broken, parlando al telefono con da Minneapolis con la Brambilla, si è impegnato a bloccare l’arrivo di altre scimmie. “Venerdì Broken verrà in Italia e ci intreremo – ha annunciato Brambilla – Mi ha promesso che si troverà anche una soluzione per salvare i 104 esemplari che si trovano già qui”.

Tutta una questione per prendere tempo? A dirimere il dibattito almeno in Lombardia potrebbe infatti essere una legge regionale che vieta l’allevamento di primati (oltre a cani e gatti) in tutto il territorio lombardo. “Fra qualche settimana la legge entrerà in vigore – dice Brambilla – a quel punto aziende come Harlan non potranno più operare qui”.

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Daniela Lauria