ROMA – “Che senso ha temere il nucleare e i termovalorizzatori se poi si corrono rischi ben più gravi?”. Lo afferma l’astrofisica Margherita Hack in un’intervista su Sette, di cui ĆØ stata diffusa un’anticipazione, ricordando che “intorno al Vesuvio abita più di un milione di persone. E’ un vulcano vivo, che accumula energia. Io non sono un geofisico ma la logica mi fa dire che prima o poi il Vesuvio erutterĆ ”.
La Hack difende il nucleare anche perchĆ©, “scorie a parte”, “ĆØ la fonte di energia che inquina di meno l’aria”. A giudizio dell’astrofisica “anche per le scorie ci sarebbe una soluzione ma ĆØ utopistica: siamo in un villaggio globale. L’energia ĆØ un problema globale che va risolto a livello globale”.
Secondo la Hack “le centrali andrebbero costruite nei luoghi del pianeta con minor rischio geologico. E da lƬ si potrebbe distribuire l’energia”. Quanto all’Italia e il nucleare, sostiene l’astrofisica, “serve gente un po’ più seria degli italiani. Immagino tempi biblici, costi in perenne lievitazione, infiltrazioni mafiose. Diciamocelo: in Italia le centrali non si faranno mai. Non si riesce nemmeno a fare una discarica”.
Infine sulla possibilitĆ di cambiare giudizio sul nucleare dopo il disastro di Fukushima sostiene che “gli incidenti devono far riflettere, far pensare a nuove precauzioni, ma non si può rinunciare al nucleare sull’onda emotiva degli incidenti. Anche perchĆ© nel pianeta il problema energetico c’ĆØ. Petrolio e gas finiranno. Noi giĆ oggi dipendiamo dall’estero”.
