Oceani “stressati” e a rischio per colpa di pesca e inquinamento

LONDRA – Anche gli oceani si stressano: troppo inquinamento, troppa pesca selvaggia, livelli di CO2 troppo alti. La fotografia è quella di un mare sempre a più a rischio, che affoga con la sua stessa acqua.

E’ l’Ipso, l’International Programme on the State of the Ocean, che lancia un allarme, snocciolando i numeri preoccupanti. Trenta scienziati hanno lavorato in team per mesi per arrivare a una conclusione: l’oceano rischia la vita.

“I risultati sono traumatici. Se consideriamo l’effetto cumulativo di quello che gli esseri umani fanno agli oceani, ci rendiamo conto che le implicazioni di questo impatto sono molto peggio del previsto”, ha detto Alex Rogers, direttore dell’International Programme on the State of the Ocean (Ipso).

Stando a quanto temono i ricercatori “la vita negli oceani rischia di entrare in una fase di estinzione di specie marine senza precedenti nella storia umana”.

“Confrontando i dati ci siamo resi conto che i cambiamenti stanno avvenendo a un ritmo molto più veloce di quanto noi stessi pensassimo”, ha aggiunto Rogers.

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