PARIGI, 30 AGO – Quanti pannolini consuma un bambino nei primi anni di vita? Una ricerca francese lo ha calcolato: circa 6000. E poi: quale beneficio ci sarebbe per l’ambiente se venisse trovato il modo di riciclare questa enorme quantità di materiale plastico, fibre, oltre che di rifiuti? La formula potrebbe ridurre drasticamente l’impatto ambientale di questo elemento fondamentale della vita di ogni bambino ma anche fare la felicità (e la ricchezza) di chi si cimentasse nella ricerca.
L’azienda francese Suez Environnement ci sta lavorando, in collaborazione con il Centro internazionale di ricerca su acqua e ambiente (Cirsee): il progetto è quello di riciclare su scala industriale i pannolini usati. Lo studio e’ al momento nella prima parte della fase operativa, e prevede di mettere a punto un procedimento per isolare i diversi componenti del pannolino: materiali plastici (che costituiscono tra il 10 e il 20% del volume totale), fibre (un altro 10-20%), residui organici del bambini e gel assorbenti. Proprio questi ultimi sono il principale problema per i ricercatori: presenti in tutti i tipi di pannolino, in forma di microsfere o capsule, sono necessari per assorbire i liquidi in quantita’ rilevante ma non sono riciclabili. Per questo, spiega il direttore del progetto Laurent Galtier al quotidiano La Tribune, Suez Environnement sta contattando i produttori di pannolini, per lavorare con loro sulla ricerca di un sostituto piu’ ecocompatibile per i gel.
Il ‘business plan’ del progetto sara’ elaborato solo in un secondo momento, ma considerando che ogni neonato consuma circa 6.000 pannolini nei primi due anni di vita non e’ difficile immaginare quanto un metodo di riciclaggio efficace potrebbe aprire un ampio mercato, soprattutto in un Paese come la Francia, dove il tasso di natalita’ e’ tra i piu’ alti d’Europa. La proposta di Suez, pero, non piace agli ambientalisti, che la vedono solo come ”un alibi per risolvere un problema ambientale senza intaccare il modello produttivista”, come spiega Sebastien Lepeyre, direttore del Centro nazionale di informazione indipendente sui rifiuti francesi. Per loro, l’unica soluzione resta il passaggio ai pannolini in stoffa, lavabili e riutilizzabili. Il che tradotto significa che le mamme e i papà dovranno lavare almeno 6000 pannolini sporchi per figlio: prospettiva che potrebbe sfiancare anche l’ambientalista più convinto.
