ANCHORAGE, STATI UNITIĀ – Dopo centinaia di miglia percorse con l’aiuto di un rompighiaccio americano nello stretto di Bering, ĆØ finalmente giunta a destinazione la petroliera russa con cinque milioni di litri di carburante per la cittadina di Nome, in Alaska, che rischiava di rimanere senza rifornimenti per l’inverno. L’avventura però non ĆØ ancora finita: ora bisogna consegnare il carico, e l’impresa si annuncia complicata.
A causa di una serie di problemi, tra cui una prolungata tempesta autunnale, ai 3.600 abitanti di Nome non sono state consegnate quest’anno a novembre le abituali e vitali forniture di combustibile per l’inverno, che da quelle parti ha temperature medie che si aggirano sui 40 gradi sotto zero. In una lotta contro il tempo, e soprattutto contro lo strato sempre più spesso di ghiaccio che si ĆØ andato formando sul mare, la petroliera russa Renda ha iniziato il suo viaggio verso Nome quasi un mese fa, scortata dal rompighiaccio Heley della guardia costiera Usa Healy, per aprire un varco nella banchisa.
L’impresa si ĆØ però rivelata più difficile del previsto, poichĆ© il ghiaccio, che in alcuni tratti raggiunge un metro di spessore, si richiudeva rapidamente dietro alla poppa dell’Haley, intrappolando la Renda. Per individuare la rotta migliore si ĆØ fatto ricorso a ricognizioni di droni dotati di telecamere. Non ĆØ la prima volta che Nome si trova nei guai d’inverno.
Nel 1925, l’epico viaggio per soccorrerla era durato appena cinque giorni, ma fu comunque una grande avventura. La cittadina, caduta nel dimenticatoio dopo i fasti della corsa all’oro e ridotta a poco più di mille abitanti, era stata colpita da un’epidemia di difterite, e non aveva medicine. Da Anchorage si mobilitarono in molti, con le slitte trainate da cani, dando il via ad una gara di solidarietĆ . Una gara che viene ora celebrata con una competizione internazionale di cani da slitta, la celebre Iditarod, che si svolge ogni anno sui quasi 1.900 km che separano le due cittĆ .
Dopo il faticoso viaggio, la Renda si ĆØ fermata nelle ultime ore a circa un km dal porto di Nome e i tecnici stanno ora verificando le condizioni per poter stendere una manichetta e trasferire il carburante a terra. L’operazione potrebbe durare 36 ore, ma c’ĆØ anche chi parla di cinque giorni, e visti i precedenti del viaggio, nessuno azzarda vere previsioni.
