BELGIO – Physalia è il progetto di una nave a forma di balena che depura l’acqua dei fiumi mentre naviga, attraverso un processo di bio-filtrazione. Un grande ”giardino galleggiante”, ideato dall’architetto belga Vincent Callebaut, da anni impegnato nel cercare soluzioni ai danni causati dall’inquinamento.
La struttura “eco-friendly” contiene quattro giardini. Nella parte superiore è coperta da un prato, da sottili pannelli fotovoltaici e da uno strato di biossido di titanio.
Dovrebbe funzionare in due modi: i giardini farebbero da filtro biologico, mentre il biossido di titanio, reagendo con i raggi ultravioletti del sole, eliminerebbe dall’acqua alcuni inquinanti specifici.
Il nome Physalia rimanda alla caravella portoghese, una specie velenosissima di celenterato simile alla medusa.
Il progetto, ancora sulla carta, è solo uno dei tanti pensati da Callebaut per aiutare il pianeta. Sempre dell’architetto è “Lilypad“, un modello di città galleggiante autosufficiente, dalla forma di una ninfea, ideata per accogliere i futuri rifugiati climatici.
C’è poi “Flavors Orchards”, un quartiere eco-sostenibile, in grado di produrre l’energia e il cibo necessari ai suoi abitanti, che secondo il progetto dell’architetto dovrebbe sorgere in un’area industriale dismessa della prefettura di Kunming, nel sud della Cina.