Un secolo di plastica: è ancora tutta sul pianeta quella buttata da cent’anni

Tutta la plastica degli ultimi cent’anni è ancora sul pianeta. A lanciare l’allarme è l’esperto ambientale David de Rothschild che dagli schermi della Cnn denuncia che l’ambiente raccoglie ogni minimo pezzo di plastica utilizzato dall’uomo, “conservandolo” nei mari, sulla terra o nell’aria.

Bottiglie, tappi, buste, flaconi e contenitori continuano a inquinare anche a un secolo di distanza e i loro aggregati si trasferiscono nella catena alimentare. L’unica prospettiva possibile per ridurre il danno, dunque, sembra essere l’educazione della popolazione al riciclo.

Al motto “ridurre, riutilizzare, riciclare e ripensare” David de Rothschild ha deciso di attraversare gli oceani in una crociera di cento giorni da San Francisco a Sydney, a bordo di una barca rigorosamente costruita con materiali riciclati per fare sentire a più persone possibili «il grido di aiuto della Terra».

A sostenere la battaglia dell’attivista americano è la collega e scrittrice Annie Leonard che, dopo aver trascorso gli ultimi anni tra le file di Greenpeace, ha focalizzato il problema nel libro “The Story of Stuff”: la gente non è educata a produrre i rifiuti, tende a buttare tutto senza un’adeguata selezione.

Contro sprechi e abusi si è schierato anche Russ Roberts, professore di Economia alla George Mason University di Washington, per cui è «assolutamente necessario ritornare a equilibrio e moderazione nell’uso degli oggetti, cercando di non confondere l’avere un alto standard di vita con il mero consumismo».

I militanti dal cuore verde per ora cercano di consolarsi con la chimica e la ricerca, che sta scoprendo nuovi tipi di molecole biodegradabili per sostituire involucri, buste e confezioni fabbricate finora unicamente in plastica.

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luiss_smorgana