Con l’effige di un Cristo di spalle che non vuole guardare ciò che gli uomini stanno facendo alla terra, si ĆØ aperta la simbolica via Crucis laica organizzata dal comitato di Chiaiano e di Marano di Napoli che ha sfilato oggi lungo le strade della cittĆ . Nel giorno del venerdƬ Santo, i cittadini del presidio permanente hanno deciso di scendere in strada per ricordare a tutti, cosƬ come scritto sui cartelli, “gli orrori che i grandi della terra stanno perpetrando”.
Ad aprire il corteo, che ĆØ partito da piazza Matteotti per fermasi davanti a Palazzo San Giacomo, quattordici donne, con altrettanti cartelli, a simboleggiare le stazioni della via Crucis in cui sono stati narrati i momenti della protesta che prese il via il 23 maggio 2008. Ma la manifestazione di oggi non ha voluto soltanto ricordare quanto accaduto a Chiaiano durante quei giorni, ma ĆØ stata anche l’occasione per i cittadini aderenti al comitato per respingere le accuse riportare, in questi giorni, da alcuni organi di informazione.
Ā«Respingiamo con forza e sdegno – dice Antonio Musella del presidio permanente di Chiaiano – le allusioni di alcuni giornali secondo cui la nostra protesta ĆØ stata pilotata dalla camorra. CosƬ si vuole gettare fango su quella che ĆØ stata ed ĆØ ancora una protesta democraticaĀ». Una manifestazione quella odierna a cui seguirĆ un’assemblea il giorno 7 aprile nella sala consiliare del Comune di Marano con l’obiettivo di realizzare per il 1 maggio una manifestazione regionale con l’adesione di delegazioni nazionali, manifestazione che dovrebbe partire da Chiaiano e concludersi a Marano.
