ROMA, 19 SET – Le profondita' oceaniche possono assorbire grandi quantita' di calore tali da 'nascondere' il riscaldamento del pianeta anche per un decennio. Ad affermarlo uno studio condotto dai ricercatori del National Center for Atmospheric Research (Ncar) che ha spiegato il motivo per cui il riscaldamento globale non segua un andamento lineare.
Secondo gli scienziati, come riferisce lo studio pubblicato su Nature climate change, esistono periodi di ''pausa'' in cui l' innalzamento della temperatura sembra rallentare. Ma e' un fenomeno piu' che altro apparente: secondo lo studio, basato su simulazioni computerizzate del clima globale, gli strati oceanici oltre i 300 metri di profondita' diventano in questi periodi la sede principale di quello che viene chiamato ''calore mancante'' per via della loro grande capacita' termica.
Per capire questo processo i ricercatori, guidati da Gerald Meehl, hanno eseguito cinque simulazioni sulle temperature globali utilizzando un potente software del sistema climatico chiamato Community Climate System Model in grado di ritrarre le complesse interazioni tra atmosfera, terra, oceani e ghiaccio marino.
Ogni simulazione ha mostrato una crescita media globale di circa 1,4 gradi tra il 2000 e il 2100, ma con due periodi, lunghi un decennio, di pausa. Durante questi momenti di stand-by le simulazioni hanno indicato inoltre che l'energia mancante e' stata accumulata negli strati profondi degli oceani, dove l' acqua viene riscaldata dal 18% al 19% in piu' rispetto agli altri periodi.
''Questo studio suggerisce come l'energia mancante sia stata sepolta nel mare – ha commentato Kevin Trenberth, uno degli autori dello studio – e' importante quindi considerare che il calore non e' realmente scomparso; percio' non puo' essere ignorato. Portera' sicuramente conseguenze''.
