Trent’anni fa erano una delle grandi questioni ambientali, insieme al buco dell’ozono e alle sostanze chimiche Cfc. Adesso le piogge acide potrebbero tornare, ma questa volta il responsabile non sarebbe il biossido di zolfo dell’atmosfera, bensi’ le emissioni di azoto dei motori dei veicoli e i fertilizzanti utilizzati in agricoltura. Lo dimostra una ricerca pubblicata sulla rivista ‘Scientific American’.
I biossidi di azoto e e i fertilizzanti andrebbero a produrre, in combinazione con la pioggia, acido nitrico, che andrebbe a sostituirsi all’acido solforico derivante dalle emissioni delle centrali elettriche, che era la fonte principale dei disastri ambientali negli anni ’70 e negli anni ’80. Gli scienziati spiegano che il ritorno delle piogge acide sarebbe un grande rischio per le foreste, i fiumi e la fauna selvatica, perche’ l’acido nitrico puo’ uccidere piante, pesci e insetti sottraendo dal terreno elementi nutritivi importanti come potassio, calcio e magnesio, come accadeva con l’acido solforico.
Contemporaneamente, si legge ancora nella ricerca pubblicata su ”Scientific American”, nello stesso terreno verrebbero rilasciati minerali potenzialmente tossici come l’alluminio che poi scivolerebbero via attraverso i corsi d’acqua.