Robert Dudley, il nuovo amministratore delegato della BP, ha dichiarato martedì che il gigante petrolifero rimarrà impegnato con i suoi affari negli Stati Uniti mentre si accinge a vendere 30 miliardi di dollari di assets prima del 2012 per pagare i costi relativi al disastro della marea nera nel Golfo del Messico, a quanto informa il New York Times.
Martedi la Bp ha messo da parte 32,2 miliardi per affrontare le conseguenze della fuoriuscita di petrolio, il che ha provocato una perdita di 17 miliardi nel secondo trimestre. Nello stesso periodo dell’anno scorso l’azienda aveva ottenuto profitti di 4,4 miliardi.
Il consiglio di amministrazione della BP ha scelto Dudley, che è americano, come successore di Tony Hayward, con decorrenza dai primi di ottobre. Dudley sarà il primo Ceo dell’azienda non di nazionalità britannica. Hayward lascia dopo essere stato criticato da più parti per come ha gestito la crisi verificatasi dopo l’esplosione e l’affondamento della piattaforma petrolifera Horizon Deepwater.
Quando lascerà l’azienda Hayward riceverà un anno di stipendio, pari all’equivalente di 1,5 milioni di dollari. Gli sarà inoltre assegnato un fondo pensione pari a 11 milioni di sterline (17 milioni di dollari) costituito con i contributi dei 28 anni in cui ha lavorato per l’azienda.
Al quartier generale della BP Dudley, con accanto Hayward stanco e avvilito, si è impegnato a tener fede agli impegni dell’azienda nel Golfo, che includono la pulitura delle aree inquinate dal greggio e i rimborsi ai residenti.
”Noi manterremo le nostre promesse”, ha detto Dudley in un incontro con i giornalisti, aggiungendo che ”tenere fede ai nostri impegni è fondamentale per il successo a lungo termine della Bp”. Ha aggiunto: ”Nell’assumere questo incarico, non ridurrò il mio impegno nella regione”.
Dal canto suo, visibilmente commosso, Hayward, che è stato Ceo dal 2007, ha dichiarato che la sua dipartita consentirà alla Bp di andare avanti e ripristinare la sua reputazione. ”Per me questo è un giorno molto triste”, ha proseguito Hayward, ”io amo quest’azienda e tutto quello che rappresenta, ma bisogna guardare avanti, soprattutto negli Stati Uniti, e darle una nuova leadership”.