È stata una polmonite a provocare la morte del cucciolo di balena trovato nei giorni scorsi, già privo di vita, a Salerno sulla spiaggia di Santa Teresa. Lo ha reso noto il dotto Fabio Di Nocera, veterinario la sede di Salerno dell’stituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, che si occupa dell’autopsia.
«I primi rilievi morfometrici sulla carcassa – ha detto Di Nocera – hanno identifcato l’animale come un esemplare di balenottera minore acutorostrata. Si tratta di un cucciolo di circa 3 mesi, lungo 3,35 metri, ancora in fase di allattamento». «È morto – ha spiegato – a causa di una pleuropolmonite acuta con emoraggia nella cavità pleurica». Questi, i primi risultati in seguito all’esame anatomo-patologico.
Un successivo esame micro-biologico, non ancora effettuato, rivelerà se la malattia ha un’origine infettiva. «Al momento – Di Nocera ha precisato – l’analisi della carcassa dimostra che non c’è stato impatto antropico. Nessuna traccia di traumi né ferite, da eventuali impatti con imbarcazioni o ingestione di ami. Il cucciolo non mangiava da alcuni giorni, per inappettenza». Del tutto intatta, la struttura dello scheletro sarà donata al Museo Zoologico dell’Università Federico II di Napoli.
Il ritrovamento del cucciolo è stato a Salerno un evento eccezionale: l’ultimo ritrovamento di balena nella città campana si è verificato nel 1926. Altri spiaggiamenti recenti nella stessa città, hanno riguardato due esemplari di tartarugha caretta caretta, ritrovati nei giorni scorsi sul litorale di Capaccio. Anch’essi morti perché ammalati. Dall’inizio dell’anno a Salerno si sono verificati 10 spiaggiamenti: 8 tartarughe caretta caretta e 2 cetacei, una Stenella striata e una balenottera.
