Andava in giro per le Dolomiti segnando, con enormi frecce rosse, i punti più difficili delle arrampicate. Paolo Beltrame, di Maniago, provincia di Pordenone, autore di guide alpine, alla fine si è scusato, dicendo di aver agito solo in buona fede.
I suoi “graffiti”, però, hanno sollevato un putiferio: per alcuni sono inutili, per altri imbrattano il paesaggio dolomitico, per il Cai, addirittura, «pericolosi». Beltrame, autore di guide alpine, probabilmente pensava di fare qualcosa di utile, anche per gli scalatori esperti. Al Corriere della Sera spiega: «Ho dipinto la Cima dei preti perché nella discesa, molto tortuosa, c’è il rischio di perdersi in caso di nebbia. È pericoloso, ci sono i precipizi. C’è sempre chi sbaglia. L’anno scorso il mio amico Renzo Corona, presidente del Cai di Maniago è morto perché rientrando dal passo del camoscio, in mancanza di segnali ha sbagliato canalone ed è precipitato. Stessa cosa per la coppia di tedeschi che la scorsa estate si sono persi sulle cime di Lavaredo: qualcuno ha cancellato i segni, si sono persi e lei è morta».
Completamente diversa, però, la valutazione degli addetti ai lavori; per Luca Visentini, scrittore ed editore di guide alpine di Cimolais, Beltrame era un «imbrattatore seriale che uccide l’avventura». Era perchè, dopo le critiche e il tam tam in rete il “graffitaro” è uscito allo scoperto e ha detto che non lo farà più.
Duro, il responsabile del soccorso alpino dell’Alta Val Cellina, Giacomo Giordani, che ha accusato Beltrame di aver causato un grave problema di sicurezza: «Nessun privato può prendere l’iniziativa di segnare una via senza che rientri in un piano generale gestito dal Cai o dai parchi che possano assicurare la manutenzione. Nel caso in questione, tra l’altro, quei giganteschi segni sono fuori da ogni regola della segnaletica in montagna. Sono troppo grandi».
Il graffitaro, adesso, ha smesso: il problema è che non era sicuramente il solo a “segnare fai da te” le dolomiti: la speranza è che anche gli altri “imbrattatori” seguano l’esempio di Beltrame.