ROMA – Scongiurato il pericolo di razionamenti dell’acqua a Roma. Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, a seguito di una trattativa col Ministero dell’Ambiente, ha sdoganato per un tempo assai limitato e per quantitivi minimi l’approvvigionamento di acqua dall’invaso del Lago di Bracciano.
Acea potrà quindi continuare a prelevare acqua dal lago di Bracciano, anche se in forma ridotta, dai 900 litri al secondo di adesso a 400 litri, ha spiegato il ministro Galletti.
La misura servirà ad evitare che da lunedì scatti lo stop all’erogazione idrica per un milione e mezzo di romani, divisi in turni da otto ore al giorno. Questo era il piano di Acea, qualora alla mezzanotte di oggi fosse stata bloccata, come da precedente ordinanza della Regione, la captazione dal lago di Bracciano.
L’acqua prelevata dal lago, circa l’8% del totale, serve a coprire il fabbisogno di circa 400mila persone che, in sua assenza, resterebbero a secco per 24 ore. Per evitarlo, Acea ha quindi pensato di ridurre i disagi spalmandoli.
Per tutta la settimana lo spettro del razionamento, che sia il governo, sia il Comune volevano scongiurare, ha alimentato le polemiche e il dibattito politico. Con il pressing di Virginia Raggi che ha invitato governo e Regione ad assumersi le loro responsabilità. E Zingaretti così ha fatto.
La crisi dell’acqua a Roma ha conquistato persino la prima pagina del New York Times che ha osservato amaro: ”Per millenni l’acqua è stata il simbolo del dominio di Roma sulla natura, della sua abilità ingegneristica”, ora invece l’acqua è indicativa dell’ennesimo problema.
La crisi dell’acqua, ha aggiunto l’autorevole giornale, ”è diventata un altro segnale del clima estremo, ma anche dell’impotenza politica, dell’inettitudine manageriale e del complessivo declino” della Capitale.
Intanto Acea ha annunciato proprio in queste ore una serie di interventi “straordinari” di ammodernamento delle infrastrutture, all’interno del piano 2018-2022, perché “non ci si trovi più a vivere situazioni come quelle che stiamo affrontando in questi giorni”. “Ora è importante costruire un futuro migliore” scrive l’amministratore delegato Stefano Antonio Donnarumma in una nota, aggiungendo che le responsabilità passate saranno accertate e che “chi dovrà risponderne ne risponderà”, e che “la nostra intenzione” è che cittadini e dipendenti “tornino ad essere orgogliosi” di Acea.