I residenti attoniti dalla morte di centinaia di storni sono stati informati che ad ucciderli è stato il governo federale, a quanto riferisce The Huffington Post.
In un primo tempo si era creduto che la strage fosse stata dovuta alle temperature polari del South Dakota, ma, ha osservato la gente, d’inverno nello stato settentrionale degli Usa non ha mai fatto caldo, anzi, e la moria di uccelli non si era mai verificata prima.
Poi la polizia di Yankton ha ricevuto una telefonata dal dipartimento dell’agricoltura (USDA) di Washington, in cui si informava che erano stati suoi emissari ad uccidere gli storni, secondo quanto informa l’emittente televisiva locale KTIV.
Insomma, era stato il ministero che aveva fatto strage di uccelli. E come? E perchè? La telefonata ha spiegato che all’incirca 5 mila storni scaricavano enormi quantitativi di escrementi in un feedlot, un recinto per la alimentazione di mucche, pecore, maiali, cavalli, tacchini e via dicendo, sito ad una quindicina di km da Yankton. Gli escrementi costituivano una minaccia per gli uomini, i mangimi e il foraggio degli animali.
L’unica soluzione era sbarazzarsi degli uccelli. Che è stato fatto con esche contenenti il veleno DRC-1339. Il dipartimento dell’ Agricoltura ha assicurato che il veleno con costituisce un pericolo per uomini o animali a terra.
Il mistero della moria nel South Dakota è stato quindi risolto velocemente, ma analoghe morie di massa nel resto del mondo restano inspiegabili.
In una fattortia del Wisconsin sono morte 200 mucche. In precedenza morie di uccelli, da dozzine a migliaia, sono avvenute in Arkansas, Alabama, Louisiana, Kentucky, California. Al di fuori degli Stati Uniti, in Italia e Svezia. Migliaia di pesci sono morti in Arkansas, Maryland, Chicago, Nuova Zelanda e Brasile, e 40 mila granchi sono morti sulle spiagge inglesi.
Esperti e funzionari goverativi non credono che gli incidenti possano essere correlati, e sospettanno invece una varietà di cause, dal freddo, ai fuochi di artificio, allo scontro dei volatili con veicoli, a sovralimentazione. Ma ammettono che in molti casi le cause delle morie non potranno mai essere spiegate.
