Spagna, incendio brucia tutto ma non cipressi. Perché? FOTO

SIVIGLIA – Resistettero ad un incendio che tre anni fa devastò un bosco vicino a Valencia, in Spagna: quel gruppo di cipressi mediterranei, quelli tanto comuni sulle colline toscane, rimasero lì, intatti, ritti e verdi, mentre tutto attorno era bruciato. E adesso il mistero è stato svelato: le loro foglie riescono a conservare così tanta acqua che riescono a non prendere fuoco. 

Dopo quell’incendio che nel 2012 divorò 50mila acri di alberi alcuni ricercatori si interrogarono sul perché i cipressi, un migliaio in tutto, riuscirono a resistere alle fiamme. L’italiano Gianni della Rocca e i fratelli spagnoli Bernabe e José Moya, botanico l’uno e ingegnere l’altro, sono riusciti a trovare la risposta, come spiega Giacomo Talignani su Repubblica.  

In quell’incendio tutte le querce comuni, i pini, i lecci e i ginepri erano completamente bruciati, i cipressi no. Il motivo è nelle loro foglie, che hanno fatto a spugna: trattenendo l’acqua hanno impedito la combustione. Questo spiega anche perché l’accensione di un cipresso può richiedere fino a sette volte in più rispetto ad alberi di qualunque altra specie. E adesso si pensa se sia possibile usare i cipressi come “alberi cuscinetto” per impedire o delimitare gli incendi. Gli esperti sono cauti, ma c’è ancora da studiare.

I cipressi che resistettero all’incendio

 

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Maria Elena Perrero