LONDRA – Sub inglese sessantenne, muore nel Queensland durante un’immersione nella Grande Barriera Corallina, probabilmente punto dalla medusa Irukandji una delle creature più letali presenti sulla Terra e si tratta del terzo decesso nella zona, nel giro di una settimana. Il sub, che aveva una qualifica di immersione avanzata, è stato trovato privo di sensi sul fondale marino, a circa 15 metri sotto la superficie ad Agincourt Reef, 100 chilometri a nord di Cairns.
La sua morte, segue quella di due turisti francesi, Jacques Goron, 76, e Danielle Franck, 74, deceduti alle Michaelmas Cay a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, mentre praticavano snorkeling. Il decesso dei tre turisti, ha spinto a formulare l’ipotesi che responsabili siano le temebili meduse Irukandji, trasparenti e minuscole creature per il cui veleno non c’è antidoto.
Il sub inglese, al momento dell’incidente, era alla seconda immersione della giornata. L’equipaggio a bordo della barca Silversonic, gestito dalla società di viaggi Quicksilver, ha immediatamente chiamato il servizio di emergenza sanitaria che, senza successo, ha cercato di rianimarlo con un defibrillatore.
Un cardiologo australiano, Ross Walker, afferma che i tre potrebbero essere stati punti dalla medusa Irukandji, estremamente velenose.
“Le Irukandji hanno le dimensioni del mignolo, sono molto piccole, non si notano. Guardiamo la realtà: è altamente improbabile che due persone muoiano a pochi minuti di distanza anche se, come i due turisti francesi, avevano problemi di salute”.
Peter Fenner, un esperto di meduse, ammette l’ipotesi che la coppia francese potrebbe essere stata punta e detto al Cairn Post:”C’è la possibilità che sia accaduto; la puntura provoca pressione alta e, di conseguenza, danni al cuore e alle arterie“.
Ma gli operatori turistici, insistono che sul posto non c’erano tracce di meduse, che in questo periodo dell’anno non circolano Irukanjis. Con la morte del sub britannico, salgono a 10 le persone morte da febbraio nelle acque del Far North Queensland.