Taranto: quei bambini che giocano nel rione “avvelenato”

TARANTO – Al rione Tamburi, a Taranto, c’è una zona vietata perchè altamente tossica ma i bambini del quartiere ci giocano e nessuno gli dice di allontanarsi. Un anno fa l’ordinanza del sindaco tarantino Ezio Stefano per vietare l’accesso ad una serie di aree del rione Tamburi. Aree non asfaltate e nemmeno di verde pubblico, dove le analisi avevano riscontrato una diffusa e grave presenza di sostanze inquinanti.

Come spiega la Gazzetta del Mezzogiorno, un anno dopo il comitato “Donne per Taranto”, lo stesso che si è mobilitato nei mesi scorsi raccogliendo 7 mila firme per chiedere indagini epidemiologiche tra i cittadini dei Tamburi finalizzate ad appurare il nesso tra malattie ed esposizione all’inquinamento, torna alla carica sul problema delle aree vietate e chiede al sindaco cosa ne è di quell’ordinanza e quali risultati si sono nel frattempo avuti.

In particolare, “vista la natura urgente dell’ordinanza in esame”, il comitato si chiede “se la stessa sia mai stata applicata e quali misure siano state adottate da questo Comune per far sì che fosse resa esecutiva”. E ancora, “se l’ordinanza sia tutt’ora vigente, non essendo stata ufficialmente revocata; quali azioni precauzionali siano state adottate fino ad oggi dal sindaco di Taranto, autorità sanitaria locale, al fine di tutelare la salute e la vita dei bambini del quartiere Tamburi, maggiormente esposti a fattori cancerogeni presenti sul terreno e che a tutt’oggi, continuando inconsapevolemente a giocare in esso, entrano inesorabilmente in contatto”.

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Alessandro Avico