TOKYO, 3 GIU – Il governo nipponico ha messo al bando la circolazione delle foglie di te' verde coltivate in quattro prefetture del Giappone orientale, intorno all'area di Tokyo, dopo che nelle ultime settimane si sono ripetuti casi di contaminazione da cesio radioattivo oltre i limiti di legge in scia alla crisi nucleare di Fukushima. Il divieto, deciso dal ministero della Salute, riguarda le foglie, sia fresche sia essiccate, prodotte in alcune zone delle prefetture di Tochigi, Chiba e Kanagawa, e le piante coltivate nell'intera prefettura di Ibaraki, che si affaccia sulla costa del Pacifico e confina a nord con la regione di Fukushima. Il bando e' il primo a interessare le foglie di te' varato dal governo dall'inizio della crisi, per i cui effetti diversi generi alimentari sono stati e sono soggetti a restrizioni. Mentre la contaminazione in alcuni prodotti agricoli era emersa fin da subito nelle aree vicine a Fukushima, la scoperta di sostanze radioattive oltre la norma nelle foglie di te' di Kanagawa e' stata una sorpresa che ha destato non poche preoccupazioni: la prefettura si trova infatti ancora piu' a sud di Tokyo, a circa 250 chilometri dalla centrale in avaria, delineando la possibilita' di un inquinamento radioattivo piu' vasto di quanto stimato in precedenza. Forti polemiche, inoltre, sono scaturite ieri in seguito alle dichiarazioni del governatore della prefettura di Shizuoka, a ovest di Kanagawa, prima regione nipponica per la produzione di te', che ha espresso l'intenzione di non svolgere analisi di radioattivita' sulle foglie essiccate, in quanto sono un prodotto non finito ''che non si mangia cosi' com'e'''.