WASHINGTON – Dopo il forte terremoto, arriva il rischio uragano: la East Coast americana è nel panico dopo per due eventi naturali che sono capitati simultaneamente.
Il 23 agosto una scossa sismica di magnitudo 5.9 ha fatto tremare Washington e New York, provocando reazioni allarmate. Il Pentagono è stato evacuato e anche attorno alla Casa Bianca la scossa è stata nitidamente avvertita.
Contemporaneamente, l’Uragano Irene sta risalendo la costa atlantica e potrebbe a breve toccare la Florida: partito da Portorico, l’uragano ha raggiunto prima Haiti e successivamente si è affacciato anche nel Sud Est degli Stati Uniti. Gli esperti temono che possa continuare la sua marcia verso nord.
CAPITOLO TERREMOTO. Il terremoto, come detto, ha destato molta preoccupazione nella capitale: per precauzione sono stati evacuati gli uffici del Pentagono e la sede del Congresso insieme a molti musei. Molta gente è scesa in strada per la paura.
La scossa, secondo quanto riportano i media, è stata di 5,9 gradi sulla scala Richter ed è stata avvertita, oltre che nella capitale e a New York, anche in Ohio. L’epicentro sarebbe stato localizzato al sud di Washington, a Mineral, in Virginia.
La Cnn racconta come al Pentagono, a Washington, molti impiegati – nella cui mente è ancora vivo il ricordo dell’attentato dell’11 settembre di dieci anni fa – hanno pensato all’esplosione di una bomba.
A New York alcuni telefoni cellulari non funzionano, riporta la Cnn online. A Washington ci sono stati allagamenti al Pentagono, mentre la National Cathedral è stata danneggiata.
A far preoccupare, sottolinea sempre la Cnn, è la situazione all’impianto nucleare di North Anna della Dominion Generation, che si trova a poche miglia dall’epicentro del sisma. Secondo il sito della tedesca Bild, che cita la Nuclear regulatory commission, sarebbero due le centrali nucleari coinvolte e subito chiuse.
CAPITOLO URAGANO. Secondo quanto riportano sempre i media americani, l’intera costa orientale degli Stati Uniti andrebbe messa in stato di allarme per l’arrivo dell’uragano Irene dal sud nei prossimi giorni, sebbene sia troppo presto per dire dove avverrà l’impatto diretto. Giornali, siti e tv hanno riportato le parole di Craig Fugate, amministratore dell’Agenzia federale Usa per la gestione delle emergenze (Fema).
Bill Read, direttore del Centro nazionale per gli uragani, ha detto che la migliore previsione al momento indica che Irene, che Read ha definito una “tempesta molto ampia”, si avvicini alle coste della Carolina del Sud e del Nord entro la mattina del 27 agosto.
Ma anche il New England potrebbe rientrare tra le zone a rischio per un possibile impatto di Irene.