ROMA – Il "Senator", uno degli alberi più vecchi del mondo, è morto alcune settimane fa dopo essere stato colpito da un fulmine, ma potrebbe presto rivivere grazie alla clonazione. Un progetto in tal senso è stato presentato dalla associazione naturalistica americana no profit Archangel Ancient Tree Archive.
Si ritiene che il "Senator", un cipresso calvo (o delle paludi) cresciuto a Longwood in Florida, avesse circa 3500 anni; rappresenta pertanto quello che il sito Treehugger definisce "uno dei maggiori successi nella storia della natura". L'iniziativa dell'associazione naturalistica è di preservare e diffondere le sue caratteristiche genetiche.
L'enorme cipresso, alto più di 38 metri (50 m fino al 1925) e con una circonferenza di quasi 15 metri, è bruciato 16 gennaio scorso. Si era inizialmente pensato che si trattasse di un incendio doloso ma successive indagini hanno rivelato che tempo addietro un fulmine lo aveva colpito e il fuoco lo ha lentamente eroso dall'interno.
La missione dell'Archangel Ancient Tree Archive, come riporta TreeHugger, è "di archiviare e contribuire a riforestare il pianeta utilizzando i cloni degli alberi più antichi del mondo: questi esseri pluricentenari sono una catena ininterrotta di selezioni naturali lungo decine di migliaia di anni e possiedono una memoria completa di 'modalità di sopravvivenza'". Per questo motivo sono secondo l'associazione, i migliori candidati alla clonazione.