Ben 125 volte dall’inizio dell’anno a Venezia c’è stata l’alta marea, eguale o superiore a 80 centimetri sullo zero mareografico. Secondo Paolo Canestrelli, il direttore del Centro previsioni e segnalazioni maree che ha fornito il dato, l’eustatismo, cioè l’innalzamento dei mari, a Venezia comincia a farsi sentire.
Il numero di acque alte sostenute, rileva Canestrelli, ”eguaglia il primato storico, raggiunto nel 2009, mentre negli anni precedenti gli eventi erano stati 80 nel 2008 e 59 nel 2007.
La centoventicinquesima marea sostenuta del 2010 è stata registrata il 18 ottobre al mareografo di Punta della Salute con una massima di 85 centimetri sullo zero mareografico. Lo scorso anno, alla stessa data, le maree sostenute erano state 71.
Per Canestrelli, il fatto che ”la maggior parte degli eventi di marea sostenuta di quest’anno abbia registrato livelli di poco superiori agli 80 centimetri, comunque inferiori ai 90, conferma che questo è dovuto principalmente all’aumentato livello del mare, attestato su livelli elevati”.
Dal 30 settembre era stato calcolato in 36,6 centimetri, il valore massimo mai registrato, superiore di oltre 3 cm sul precedente primato di 33 centimetri del 2009, contro una media di 27 cm dell’ultimo decennio.
La causa dell’aumentato livello del medio mare è da attribuirsi ”quasi totalmente all’eustatismo – ha commentato Canestrelli – mentre il contributo della subsidenza, cioè dello sprofondamento del suolo, è contenuto in meno di un centimetro”.
