Fare shopping nelle quattro domeniche di Avvento viola la Costituzione tedesca. Lo fa presente la Chiesa cattolica ed evangelica ricorrendo alla ‘Bundesverfassungsgericht’, la Corte costituzionale tedesca che ha sede a Karlsruhe, che accoglie e sentenzia: “La domenica, alla stregua delle altre festività, va considerata giornata del riposo dal lavoro non solo per motivi religiosi, ma anche per permettere il recupero fisico e spirituale dei lavoratori e la loro partecipazione alla vita sociale”.
Nella sentenza i giudici di Karlsruhe hanno rimarcato, con sorpresa di molti osservatori, che la persona umana va posta al di sopra degli interessi economici. Il divieto di apertura domenicale dei negozi avrà effetto a partire dall’inizio del nuovo anno. Il Land della città-Stato di Berlino è stato quello che nel 2006 ha liberalizzato al massimo l’apertura domenicale, consentendola in particolare nelle quattro domeniche di Avvento, dalle 13 alle 20, con l’aggiunta di altre 6 domeniche e festività nel corso dell’anno. Nelle giornate lavorative, invece, l’apertura dei negozi è consentita a Berlino 24 ore su 24. Negli altri 15 Länder negozi e grandi magazzini possono rimanere aperti per un minimo di tre domeniche all’anno nel Baden-Wuerttemberg fino a un massimo di sei nel Brandeburgo.
Il presidente dell’Associazione dei cattolici tedeschi (ZdK), Alois Glueck, ha applaudito alla decisione di Karlsuhe spiegando che “se si sottomette ogni cosa alla massimizzazione del denaro e dell’economia, arrivando alla totale economizzazione della vita, vengono distrutte tutte le dimensioni umane”. Glueck ha aggiunto che “ogni grande cultura” ha la sua giornata di riposo.
