Non fanno il test per stanare l’Hiv perché non lo hanno ritenuto necessario (23%) o perché non hanno avuto tempo (18%) per sottoporsi a un esame che può salvare la vita.
Solo il 14% lo ha evitato perché non ha avuto comportamenti a rischio, mentre il 7% giustifica la mancanza imputandola alla “scarsa informazione”, il 5% alla “paura” e un altro 5% alla “difficoltà di accesso al test”. Eppure il 55% dichiara di aver avuto rapporti occasionali non protetti, uno su quattro li ha avuti negli ultimi 6 mesi. Tra questi, gli uomini vanno decisamente peggio delle donne.
Sono questi i risultati più significativi del sondaggio realizzato nell’ambito del progetto “Street test: il test Hiv si fa strada”: tre giornate, lo scorso ottobre, per sensibilizzare al test Hiv i cittadini del Comune di Roma. I risultati, presentati in una conferenza stampa al Campidoglio di Roma e riportati dall’AdnKronos, sono stati “calibrati” a partire da un campione di 204 persone, il 52% di maschi e il 48% di femmine. Il 43% degli intervistati ha un’età compresa tra 18 e 30 anni, quindi il campione è costituito prevalentemente da persone giovani e di nazionalità italiana. Rispetto ai risultati dei test hiv effettuati sui campioni di sangue prelevato, il 100% è risultato negativo.
Il 67% degli intervistati non ha mai effettuato prima un test per la ricerca degli anticorpi anti-hiv. Un esame sottovalutato, dunque, dai maschi ancor più che dalle donne. Stratificando i dati per sesso, infatti, si evidenzia che tra gli uomini la proporzione di chi non ha protetto i propri rapporti sessuali è pari al 61%, più elevata rispetto al 53% riscontrato tra le donne.
«I risultati – commenta il Coordinamento Romano Hiv, a capo del progetto – inducono a riflettere sulla necessità di promuovere interventi di informazione e sensibilizzazione per facilitare l’accesso al test hiv da parte di fasce di popolazione giovanile, come indispensabile azione di prevenzione di un’infezione che rappresenta ancora un problema rilevante nel nostro Paese».