ROMA – Paura che i soldi spariscano, paura che il debito pubblico sia sempre meno affidabile per un investimento. L’ultima asta di Bund tedeschi dice proprio questo. L’investitore medio preferisce prestare i soldi alla Germania a perdere piuttosto che puntare su altre strategie più appetibili ma molto meno affidabili. Prestare “a perdere” perché la Germania è riuscita a piazzare 4,2 miliardi di euro al minimo storico, ovvero con un tasso dello 0,14%. Mai così in basso, vuol dire che mai come in quest’asta gli investitori si sono dimostrati famelici di robusti e solidi titoli di Stato tedeschi. Prestano soldi alla Germania e in cambio avranno un beneficio minimo, lo 0,14% appunto. E li prestano a perdere perchè il tasso medio dell’inflazione si aggira intorno al 2%, cosa che mangia ogni possibilità di guadagno da quell’investimento.
Nell’asta dei record la Germania ha venduto 4,2 miliardi di titoli mentre le offerte degli investitori – secondo i dati della Bundesbank – hanno totalizzato 7,67 miliardi. Più alta l’offerta degli investitori rispetto ai titoli in vendita, quindi rendimento basso. Chi investe manda a dire che è meglio lo 0,14 tedesco che un 2% o un 3% spagnolo, ad esempio. Altra asta, altri numeri, quelli offerti da Madrid. Martedì 17 aprile la Spagna, ad esempio, ha piazzato tutti i suoi titoli in asta. Ma per farlo ha dovuto renderli più appetibili alzando il rendimento. Dall’asta del 20 Marzo scorso, i titoli di Stato a 12 mesi sono passati da un rendimento dell’1,41% al 2,62%, mentre il tasso sui titoli a 18 mesi è passato dall’1,71% al 3,11% . In Germania invece il tasso s’abbassa e questo vuol dire che nei mercati e nelle aste europee c’è paura. Paura che i soldi svaniscano.