ROSTOV – I medici avevano annunciato ai due futuri genitori che avrebbero avuto un maschietto. Invece, al momento del parto, il bebè aveva gli organi riproduttivi femminili: non solo, perché aveva i cromosomi tipici delle donne ma anche una produzione eccessiva di ormoni maschili.
Si trattava, come spiega l’agenzia russa Ria Novosti, di un raro caso di pseudoermafroditismo femminile. Il fatto è avvenuto a Rostov: a due anni il bambino è stato operato perché diventasse donna al cento per cento. Infatti, nonostante le apparenze, produceva anche ormoni maschili e questo avrebbe potuto creare problemi con la crescita.
Dopo l’operazione invece Alexander (il cui nome è stato nel frattempo modificato in Ksenia)si comporterà in tutto e per tutto come una ragazza, anche se sarà costretto a prendere una pillola per tutta la vita.
Ci sono voluti due anni perché fossero fatte tutte le analisi del caso. In questo periodo i genitori del bambino hanno deciso di non fare documenti al bambino, aspettando che vi fosse la certezza del sesso.
Oltre alle pillole per la regolazione ormonale, Ksenia dovrà essere costantemente osservata da un endocrinologo per tutta la vita.