BRINDISI – Ci sono anche i fratelli Daniele, Gerardo (ex consigliere regionale Pd) e Vito Degennaro fra le 13 persone indagate nell'inchiesta che ha portato al sequestro preventivo di 19 impianti fotovoltaici e dei terreni sui quali gli stessi insistono, per un totale di 120 ettari, pari a 160 campi di calcio. Provvedimento richiesto dal procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi per irregolarita' amministrative ed eseguito dai militari della compagnia Pronto Impiego e del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Brindisi. I fratelli Degennaro, gia' coinvolti in un'inchiesta sugli appalti del Comune di Bari, sono indagati in qualita' di rappresentanti legali delle societa' proprietarie degli impianti che facevano capo tutte alla 'Gruppo Energia'.
Dalle indagini, finalizzate a verificare la regolarita' dell'iter amministrativo per il rilascio delle concessioni per la costruzione degli impianti, e' emerso che i responsabili di undici societa' costruttrici, con la compiacenza dei proprietari, avrebbero proceduto alla lottizzazione abusiva a scopo edificatorio dei terreni ed alla suddivisione di tre grandi parchi fotovoltaici – due nel territorio di Brindisi e uno in quello di San Pietro Vernotico – in 19 impianti contigui, di potenza unitaria nominale inferiore ad un megawatt, eludendo cosi' la procedura prevista per gli impianti di potenza superiore, la 'Autorizzazione Unica Regionale'.
Contestati anche i reati di lottizzazione abusiva e costruzione di opere non autorizzate su aree tutelate dal vincolo paesaggistico nei confronti dei proprietari dei terreni, di tre ingegneri e dei rappresentanti legali delle societa' costruttrici, per aver operato una trasformazione urbanistica senza la prescritta autorizzazione e senza aver ottenuto la 'Valutazione di impatto ambientale' (Via). Il valore complessivo degli impianti e' di circa 80 milioni di euro.