Campania. Troppi primari, sanità al rosso. Caldoro: “Tagli del 20%”

NAPOLI – I primari in Campania sono da “record”. La sanità della regione è in rosso, ma presenta il più alto numero di primari e con gli stipendi più alti. I reparti in eccesso sono 857 nella regione ed ora la giunta di Stefano Caldoro ha annunciato un taglio del 20 per cento dei reparti e dei loro primari. Il ministero della Salute ha analizzato le strutture complesse, reparti gestiti da primari, e le strutture semplici, che garantiscono i servizi di supporto, delle regioni in funzione dei loro Piani di Rientro. L’analisi ha evidenziato che il rapporto tra strutture semplici e strutture complesse è in media di 1,31 per le regioni non a rosso e di 2, 28 in media per le regioni i cui conti della sanità sono stati prosciugati. La Campania detiene il record con un rapporto di 4,81.

In Campania le strutture complesse sono 2.048, di cui 1.100 ospedaliere e 948 non ospedaliere. L’unica regione con un numero di strutture superiore è la Lombardia, che conta ben 2.413 strutture complesse. La Lombardia però è una regione che non necessita del Piano di Rientro ed il cui rapporto tra strutture semplici e complesse è di appena 1,27. A seguire la Campania vi sono il Lazio con 1.774 strutture complesse ed un rapporto di 1,73, la sicilia con 1.547 strutture e 1,60, il veneto con 1.423 ed un rapporto di 1,68 e l’Emilia Romagna che conta 1.375 strutture complesse ed un rapporto di 1,19. Ciò che colpisce dunque è che la Campania, sia seconda alla Lombardia, sebbene la popolazione sia la metà, mentre dopo di lei vi sono regioni più grandi e più popolose.

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