Cda Rai. Masi ha messo a punto i nuovi incarichi a Ruffini e Minoli

Il Cda Rai, nella riunione prevista per martedì 27 aprile, assegnerà i nuovi incarichi a Paolo Ruffini e Giovanni Minoli. Ruffini dovrebbe assumere la guida i RaiStoria, RaiEducational e il coordinamento di Rai4 e RaiMovie. Minoli, invece, sarebbe chiamato invece a gestire gli eventi legati ai 150 anni dell’Unità d’Italia: avrà il coordinamento della struttura che si occuperà delle celebrazioni per i 150 dell’unità d’Italia e gestirà il format “La storia siamo noi”.

Ruffini, figlio di un ex ministro democristiano e nipote di un cardinale e quindi facente parte della componente ex popolare e ex margherita del Pd, era stato rimosso di recente dalla carica di direttore di Rai 3 per fare posto ad un’altra figlia di, Bianca Berlinguer, figlia del defunto segretario del Pci, nell’ambito di una redistribuzione di cariche Rai in quota sinistra, seguita alla nomina di un nuovo segretario del Pd, nella persona del dalemiano Pierluigi Bersani.

Ruffini ha fatto causa all’azienda per essere reintegrato e la prima udienza è fissata per il 29 aprile. Non è chiaro se Ruffini abbia accettato il nuovo incarico o si tratti di una mossa dell’azienda per affrontare la causa da una posizione più forte

Per Minoli si tratta di una rimozione anticipata di un mese: infatti andrà in pensione a fine maggio. Nel frattempo, Minoli ha portato a casa una importante conferma, quella della presidenza del castello di Rivoli, che è un importante museo d’arte contemporanea. Minoli, che è torinese, era stato messo, in modo abbastanza incomprensibile, dalla giunta di sinistra al posto di Cesare Annibaldi che aveva costruito con intelligenza e competenza il museo. Ora Minoli ha avuto la soddisfazione di essere confermato nella carica dal nuovo presidente del Piemonte, il leghista Roberto Cota.

La decisione, attesa da tempo, doveva essere formalizzata dal Consiglio di amministrazione della Rai fin da oggi, giovedì 22 aprile. La riunione del Consiglio  è stata rinviata a martedì prossimo perché alcuni consiglieri  avrebbero chiesto di avere più tempo a disposizione per valutare la documentazione da poco consegnata dalla direzione generale e anche per l’indisponibilità di alcuni componenti del consiglio.

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