Cresce la censura su internet in Cina, ma aumenta anche il numero di coloro che riescono ad aggirarla per accedere a servizi essenziali come Google, o altri siti ”proibiti”. Secondo quanto riporta un servizio di Asianews, Jason Ng, noto blogger cinese, ha lanciato un’indagine tra i frequentatori di molti microblog, raccogliendo un campione di oltre 5.300 risposte.
Ne è risultato che ad aggirare la censura sono soprattutto giovani tra i 22 e i 25 anni di buona cultura. I due terzi degli intervistati lo fa tutti i giorni, soprattutto per accedere a motori di ricerca necessari per il lavoro come Google. Al secondo posto ci sono i social network come Facebook, al terzo i siti esteri di informazione. Circa il 30% degli intervistati ammette di visitare anche siti pornografici. Non si tratta di pericolosi eversivi.
Oltre la metà delle persone ha risposto che accetterebbe la censura, se una legge la definisse in modo certo e se fosse applicata in modo trasparente. Circa l’85% ha espresso la convinzione di non fare qualcosa davvero illegale e appena il 38% degli intervistati ritiene che la censura debba essere abolita del tutto.