ROMA – ''La richiesta di arresto è assurda: non c'è pericolo di fuga, ne' di reiterazione del reato'', ''ho una moglie deliziosa e tre figli bellissimi, e resto qui''.
Lo dice al Corriere della Sera il senatore del Pdl Sergio De Gregorio, indagato per truffa e false fatturazioni nell'ambito dell'inchiesta sui finanziamenti al quotidiano l'Avanti insieme all'attuale direttore Valter Lavitola.
''I fatti – spiega riferendosi alle accuse – sono fermi al 2006, quando io cedetti a Lavitola l'Avanti. Lui pensava di fare un po' di business con i fondi per l'editoria. Io mi limitai a fornirgli servizi giornalistici e ad occuparmi della distribuzione del giornale''. Fatture false? ''Ma secondo lei sono cosi' scemo?'', risponde il senatore. E poi, aggiunge, ''mai preso soldi per passare al Pdl''.
''Tirarmi dentro questa storia in modo cosi' violento – dice – puo' non essere casuale''.
