Racconta il Messaggero di sabato 12 febbraio che, durante il cda di Rcs che ha approvato i dati preliminari 2010, Diego Della Valle è tornato a attaccare ”gli arzilli vecchietti” della finanza italiana, Giovanni Bazoli e Cesare Geronzi.
Secondo il Messaggero, l’assalto di Della Valle sarebbe stato rintuzzato da Renato Pagliaro (Mediobanca), Francesco Carbonato e Virginio Rognoni, “sostenendo di non condividere le argomentazioni e invitandolo anche ad abbassare i toni”.
Riferisce il Messaggero che Della Valle “avrebbe annunciato altre prese di posizioni pubbliche”.
Aggiunge che “Della Valle ha alzato il tiro nell’ultimo consiglio delle Generali chiedendo a Cesare Geronzi di mettere all’ordine del giorno del prossimo board la cessione del 3,4% della compagnia in Rcs. Ma Geronzi ha risposto che sarà compiuto un esame su tutte le partecipazioni”.
Il Messaggero annuncia anche che il 16 febbraio è in programma una riunione dei componenti il patto di sindacato della Rcs e sarà quella “l’occasione per un confronto fra Della Valle, Geronzi e Giovanni Bazoli”.
Sul sito Dagospia.com sono riportate notizie da vari giornali sulle vicende della Rcs e del Corriere della Sera.
In particolare il Giornale, che, in un articolo a firma di Massimo Rastelli, conferma l’importanza della scadenza del 16: “Il vero confronto tra i soci è rimandato alla riunione del patto. Bazoli siede nel patto per la finanziaria Mittel, ma dell’accordo parasociale fa parte anche la «sua» Intesa Sanpaolo (di cui il banchiere è anima storica e presidente del consiglio di sorveglianza). Il salotto buono del Corriere, che in tutto blinda il 65% del capitale, ha da sempre rappresentato una delle stanze di compensazione della finanza italiana e anche uno dei suoi maggiori centri di influenza”.