ROMA – Le persone con diabete potrebbero presto effettuare l’analisi della glicemia non più dal sangue, bensì dalle lacrime. Scienziati dell’università del Michigan (Usa) segnalano infatti sulla rivista ‘Analytical Chemistry’ di aver sviluppato con successo un dispositivo composto da un sensore elettrochimico che ha il potenziale di misurare i livelli di zucchero nel sangue senza ‘pungere’ la pelle del paziente, ma semplicemente raccogliendone una lacrima.
Uno strumento – sottolineano – che potrebbe evitare a 350 milioni di diabetici nel mondo il disagio delle punture giornaliere necessarie per l’esame tradizionale della glicemia. Il chimico Mark Meyerhoff e i suoi colleghi ricordano infatti che circa il 5% della popolazione mondiale, e 26 milioni di persone nei soli Stati Uniti, hanno il diabete. La malattia è in rapida crescita e rappresenta un serio problema di sanità pubblica, anche a causa del forte aumento globale dell’obesità, che rende le persone più suscettibili nei confronti del diabete di tipo 2.
Le persone affette da diabete devono controllare i loro livelli di glucosio nel sangue più volte al giorno per assicurarsi che rientrino in un range di sicurezza. Gli attuali strumenti portatili disponibili per la misurazione della glicemia anche ‘fai-da-te’ richiedono l’estrazione di una goccia di sangue pungendo le dita con uno spillo o un bisturi. E questo scoraggia molti malati dall’effettuare test regolari. Ecco perchè il team di Meyerhoff sta lavorando per sviluppare un nuovo dispositivo indolore in grado di dare risultati estremamente accurati. I test, per ora eseguiti su conigli da laboratorio, hanno dimostrato che i livelli di glucosio nelle lacrime possono dar conto della reale glicemia nel sangue.