Parte il 25 novembre la “tre giorni” italiana dedicata all’eiaculazione precoce (ep), un problema che affligge tre milioni e mezzo di italiani (il 22,3% della popolazione maschile dai 18 ai 55 anni), genera frustrazione in 7 uomini su 10 ed è ancora considerato un tabù: solo 4 su 10 ne parlano infatti con la partner, ma non con il medico.
L’iniziativa, che prevede anche una campagna di sensibilizzazione sui media, è promossa dalle Società di andrologia (Sia), di andrologia e medicina della sessualità (Siams) e di urologia (Siu). Sulla base dei dati che emergono dalla prima indagine GfK Eurisko sul fenomeno, realizzata su un campione rappresentativo di 3.000 persone (ambosessi, di età compresa tra 18 e 55 anni), l’iniziativa degli “epdays” risulterà particolarmente utile.
Medici specialisti di oltre 260 centri nazionali visiteranno gratuitamente, su appuntamento, chi soffre o pensa di soffrire di eiaculazione precoce (Ep). «La tre giorni di visite gratuite serve per tre buone ragioni. – afferma Vincenzo Gentile, presidente della Società italiana di andrologia – Innanzitutto perchè sono moltissimi gli uomini italiani da aiutare. Inoltre, perché chi soffre del problema lo conosce poco. Infine, perché è necessario rompere il silenzio sull’argomento».
Secondo l’indagine Eurisko, infatti, pochi riconoscono l’Ep come un preciso disturbo della sessualità (solo il 28%) e più della metà degli intervistati (il 52%) ritiene di saperne poco. Per quanto riguarda le cause, il 92% degli uomini con ep ritiene erroneamente che sia un problema in cui i fattori psicologici giocano un ruolo fondamentale.
In realtà, «l’ep è una condizione medica e non solo psicologica. – sottolinea Vincenzo Mirone, segretario generale della Società italiana di urologia – Studi recenti, infatti, hanno dimostrato che è un neurotrasmettitore, la serotonina, a controllare l’eiaculazione e la risposta sessuale maschile». Si tratta, quindi, di una condizione medica con un forte impatto sulla sfera emotiva dell’uomo, della coppia e sulla qualità di vita. Secondo l’indagine, il 32% degli uomini con ep avverte un senso di frustrazione, il 24% si sente umiliato e il 16% prova ansia. Lo stesso vale per le partner: ben il 42% si sente frustrato mentre il 27% avverte sentimenti di ansia.
