Mentre noi eravamo in vacanza, il 30 dicembre il ministro Bondi – per fare un favore alla Siae e proteggere il diritto d’autore degli “artisti” – ha concepito l’ennesima mostruosità di questo governo in termini di innovazione e tecnologia. Si parla del cosiddetto equo compenso. Per chi non lo sapesse è una tassa preventiva che ognuno di noi paga (già oggi) quando acquista un cd o un dvd vergine. L’obiettivo di tale tassa (che entra nelle casse della Siae) è quello di prendere dei soldi ai consumatori per il POSSIBILE MA NON CERTO mancato acquisto di un’opera protetta dal diritto d’autore. In altre parole la Siae cattura del denaro nella previsione che io registri sul cd acquistato l’ultimo album di Eros Ramazzotti o di Lucio Dalla; ma li cattura anche se su quello stesso cd metto le foto di mio figlio o delle vacanze che sono di mia proprietà…