ROMA – Il Fatto Quotidiano dedica la prima pagina, in edicola il 17 aprile, a Roberto Formigoni ed al suo “viaggio a sbafo”, una vacanza sotto Capodanno pagata dalla carta di credito di Pierangelo Daccò. Il quotidiano diretto da Antonio Padellaro parte dalla vacanza del governatore della Lombardia costata 8 mila euro e dalla cacciata dell’assessora Rizzi, segata da Maroni, per poi chiedersi; “Come può la Regione più ricca del Paese tollerare un presidente simile?”.
L’editoriale di Marco Travaglio invece parla del trio “Abc”, il legame tra Angelino Alfano, leader del Pdl, Pierluigi Bersani, del Pd, e Pierferdinando Casini dell’Udc, tuonando: “L’antipolitica sono loro”. Travaglio ironizza sulla “vita d’inferno” di questo nuovo trio politico, che nei tempi di Mario Monti e del governo tecnico forma un singolare maggioranza, attenta che l’elettore “superstite” non li colga nella “dolce compagnia” dell’altro.
Non manca il ritorno di Walter Lavitola dalla latitanza e di quei 5 milioni di euro che gli sarebbero stati versati dall’ex premier Silvio Berlusconi per “non parlare” nell’articolo di Lillo: “Gli affari con Panama e il filo doppio con il Caimano. Ordine di custodia anche per De Gregorio: Pagato per passare dall’Idv alla destra”.
Le vicende della Lega Nord trovano un posto nella prima pagine del Fatto, con il giallo di “Quei diamanti spariti tra Belsito e Rosy Mauro”. Ma anche il Pd finisce nel mirino del quotidiano, con i suoi conti da 2 milioni di euro l’anno, bilancio del 2010 che tra le “spese pazze” vede come voci nel bilancio la sede, la vigilanza e le pulizie.
Un piccolo spazio rimane per il pungente sarcasmo del blog www.spinoza.it, che tra le sue “cattiverie” insinua: “Lavitola torna in Italia. Resta il posto più sicuro per un latitante”.