ROMA – Sebbene l’Italia occupi un posto tra i più bassi in Europa per consumo annuo pro-capite di alcol e sia anche uno dei paesi della Ue con il più alto numero di astemi a “preoccupare” sono in particolar modo i giovani e le donne. E’ questo l’allarme che viene fuori dalla lettura della relazione annuale sul consumo di alcool che il ministero della Salute ha inviato al Parlamento.
“Preoccupa in particolare il cambiamento avvenuto nell’universo femminile – scrive nell’introduzione il ministro, Ferruccio Fazio – che, pur restando inferiore a quello maschile, tuttavia nelle generazioni più giovani vede una progressiva riduzione delle tradizionali differenze di genere, fino ad un capovolgimento della situazione per le giovanissime al di sotto dei 16 anni, tra le quali il binge drinking risulta più diffuso che tra i coetanei maschi”. E preoccupante, evidenzia ancora il ministro, appare anche la situazione dei giovani, “perchè già a 18-19 anni la quota di consumatori è vicina a quella media della popolazione e il consumo di alcol appare molto diffuso tra i giovanissimi al di sotto del’età legale per la somministrazione”.