Negli articoli precedenti abbiamo parlato dell’alimentazione come di un disturbo del comportamento. Oggi cambiamo argomento parlando delle fobie, tema molto ampio che ci accompagnerà per molte “puntate” visto che sono veramente numerose. Per fortuna molte di loro sono molto rare. Il termine fobia deriva dal greco φόβος si legge phobos che significa paura.
La fobia è quindi una paura irrazionale, repulsioni per certe situazioni, oggetti o persone che nei casi veramente gravi può anche limitare in modo drastico la vita del soggetto. La sintomatologia più evidente è l’evitamento del soggetto o dell’oggetto che incute paura.
Non dobbiamo trascurare l’aspetto psicopatologico della fobia perché, anche se apparentemente sembra legata ad una situazione specifica, questa alterazione psicologia riguarda gli stati dell’IO non pienamente inseriti nell’ambiente circostante.
A conferma di quanto detto in effetti le fobie verso un qualcosa di esterno al corpo non coincidono mai con il contenuto psicologico che è alla base della fobia. Il fobico fugge dalle rappresentazioni che gli creano uno stato di angoscia perchè è proprio lui che inconsciamente sposta il significato su oggetti esterni, ed è proprio il soggetto in questione che dà valenza negativa a questi ultimi.
Anche le fobie sono specificate nel DSM IV e rientrano nei disturbi d’ansia, vengono classificate tramite tre categorie:
1) AGORAFOBIA (con o senza attacchi di panico)
2) FOBIE SPECIFICHE
3) FOBIA SOCIALE
Questa fetta di disturbi è molto più ampia nel sesso femminile, in effetti il tasso di prevalenza si aggira attorno al 7% negli uomini e al 16% nelle donne.
Come gli altri disturbi che abbiamo ampiamente trattato (anoressia, bulimia e obesità) anche nelle fobie non sono esclusi i bambini. Gli adulti davanti all’oggetto o situazione fobica riconoscono che la paura è eccessiva o irragionevole, mentre nei bambini questa caratteristica può essere assente e l’ansia può essere espressa piangendo, con scoppi di ira, con l’irrigidimento, o con l’evitamento delle situazioni sociali con persone non familiari.
In generale abbiamo descritto le fobie, nei prossimi giorni andremo a descriverle nello specifico… anche le più “bizzarre”.
(Clean Whites).