ROMA – “Farò una vita da francescano per restituire i soldi che mica prendevo per me. Solo per il mio partito, il Pli”. Lo dice, al Corriere della sera, Francesco De Lorenzo dopo che la Cassazione ha respinto il suo ricorso alla condanna della Corte di Conti di risarcimento allo Stato di 5mln di euro per danno di immagine.
“Venderò casa, ho qualche bene al sole. Potrei vendere anche i pastori, valgono 200mila euro”, prosegue l’ex ministro della Sanità riferendosi alla sua collezione di pastori del settecento napoletano.
“Mai intascato un solo per me, se volevi la poltrona di ministro dovevi finanziare il partito. Funzionava così. Il finanziamneto illecito c’è sempre stato. Malagodi prendeva soldi da Confindustria, Moro si alzò per difendre Gui. Solo che quelli avevano gli attributi. Noi ci lasciammo sbranare, portare via l ‘immunità parlamentare”.
