Nell’esercito dei fumatori italiani, circa 11,2 milioni (pari al 22% della popolazione), i giovani si schierano in prima linea. Analizzando la popolazione dei dipendenti da nicotina per età, infatti, il 29% dei fumatori è rappresentato da ragazzi tra i 15 ed i 24 anni.
«I giovani fumatori sono 1 milione e 700 mila – spiega la dottoressa Roberta Pacifici dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto Superiore di Sanità – Cominciano mediamente all’età di 15 anni e diventano da subito fumatori a tutti gli effetti, emulando i fumatori più anziani sia nella quantità che nelle modalità».
Nel corso del talk show «Alcol e fumo lontano dai giovani» che si è tenuto durante il pomeriggio del 3 ottobre a Roma all’interno de “La 3 giorni della salute”, manifestazione promossa dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, la dottoressa Pacifici ha spiegato che non si può più parlare di fumatore giovane o anziano.
«Si è fumatori e basta, con le stesse identiche dinamiche ed anche le motivazioni che inducono a cominciare o a tentare di smettere sono le stesse ad ogni età», ha spiegato la dottoressa nel corso dell’incontro.
«L’unica differenza riscontrabile è nella modalità d’acquisto delle sigarette: i ragazzi comprano prevalentemente pacchetti da 10, che arrivano a costare come un cornetto e cappuccino e sono alla portata di tutti. Poi – continua l’esperta – acquistano sul web, perchè si risparmia».
Ma spesso le sigarette in vendita on line violano le normative europee, raddoppiando la loro pericolosità: «i pacchetti on line infatti, omettono di sovente le classiche avvertenze sanitarie – continua Pacifici – e il loro contenuto di nicotina e condensato supera il limite europeo di 1 mg».
Gli adolescenti, poi, continuano a scoprire il fumo in tv: secondo l’Istituto Superiore di Sanità infatti, un ragazzo su tre si avvicina al fumo dopo aver visto l’attore di turno alle prese con “le bionde”.
