Gb, associazione ostetrici: "Donne dovrebbero partorire in casa"

LONDRA – Almeno un terzo delle donne dovrebbe partorire in casa e considerare l'ospedale una risorsa ma non un "must". E' quanto afferma il Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (Rcog), l'associazione degli ostetrici e dei ginecologi britannica, in un rapporto riferito oggi dal Daily Mail. Secondo i risultati della loro ricerca, in Gran Bretagna vi è la necessità di una riduzione dei reparti di maternità per concentrare le cure specialistiche sulle donne che hanno maggiori urgenze.

Anthony Falconer, presidente di Rcog, dice che le donne non dovrebbero più guardare all'ospedale come al posto dove partorire. "Solo un terzo delle partorienti ha bisogno di un medico, solo un terzo di una ostetrica e solo un terzo di entrambi" scrive Falconer nel rapporto. "Molte pazienti pensano che partorire in ospedale sia più sicuro, ma le cliniche gestite dalle ostetriche sono dei posti molti sicuri per mettere al mondo un figlio".

Secondo i risultati dello studio solo donne che rischiano di avere delle complicazioni, per esempio chi aspetta gemelli, è sovrappeso, soffre di diabete o ha più di quarant'anni dovrebbe partorire in ospedale sotto stretta osservazione medica. Il rapporto dice che attualmente ci sono troppi reparti di maternità e troppo pochi esperti che veramente saprebbero gestire dei parti più complessi.

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luiss_vcontursi