ROMA, 17 OTT – Pur essendo il primo farmaco al mondo che allunga la vita dei malati di melanoma l’ipilimumab non ha un rapporto costi-benefici tale da poter essere rimborsato. Lo ha deciso il Nice (National Institute for Health and Clinical Excellence), l’organismo indipendente britannico che vigila sui farmaci, il primo in Europa ad applicare questo criterio alla molecola. Un ciclo di cure del farmaco, che agisce stimolando il sistema immunitario del paziente, costa 120 mila dollari (86 mila euro).
L’ipilimumab e’ stato gia’ approvato in Usa ed Europa, e per il Wall Street Journal nel secondo quadrimestre di quest’anno ha generato vendite per 95 milioni di dollari: ”I dati dei produttori mostrano che il farmaco potrebbe essere molto efficace per una piccola percentuale di pazienti – spiega il comunicato del Nice – tuttavia il trial e’ stato troppo breve per determinare quanto possano durare questi effetti. Alcuni specialisti hanno anche riportato che il 30% circa dei pazienti ha una sopravvivenza aumentata, e solo il 10% ha benefici a lungo termine, ma nessun biomarker e’ stato identificato per trovare quali sono i pazienti che avrebbero piu’ vantaggi dal trattamento”.
La raccomandazione del Nice e’ ora aperta a osservazioni esterne, e una decisione definitiva sara’ presa il 4 novembre. La Bristol Myers Squibb, produttrice del farmaco, ha espresso ‘disappunto’ per la scelta, e ha annunciato l’invio di nuovi dati nel tentativo di farla modificare.