ROMA – L'ingegneria genetica ha fatto un altro passo in avanti verso la vita artificiale: e' stata messa a punto una tecnica che permette di ''riscrivere'' l'intera informazione scientifica di un organismo e di individuare immediatamente le conseguenze dei cambiamenti introdotti.
Il primo esperimento, condotto su un organismo semplice come un batterio, e' descritto su Science.
I ricercatori, coordinati da Farren Isaacs, dell'universita' americana di Harvard, sono riusciti a modificare il Dna del microrganismo in tantissimi punti contemporaneamente e in un tempo record. E' una tecnica molto diversa da quella utilizzata finora, nella quale il genoma viene sintetizzato in laboratorio e poi trasferito. Considerando il cromosoma come una matrice, i ricercatori sono riusciti a introdurre contemporaneamente 80 cambiamenti in 32 genomi di batteri Escherichia coli.
Per il genetista Giuseppe Novelli, preside della facolta' di Medicina dell'universita' di Roma Tor Vergata, ''si tratta di un forte avanzamento nell'ambito dell'ingegneria genetica. E' una tecnica molto complicata, che consente di fare rapide modifiche genetiche in piu' punti di un genoma contemporaneamente. Finora – precisa – potevamo modificare un gene alla volta, mentre in questa maniera si puo' agire su tanti geni in poco tempo''.
In un primo momento i ricercatori hanno modificato un singolo batterio, poi hanno messo insieme piu' batteri modificati (ciascuno con una singola modifica), facendo scambiare loro pezzi di Dna fino ad assemblare un'unica stringa di Dna contenente tutte le singole modifiche apportate ai singoli batteri. Quest'ultima e' stata utilizzata per impartire piu' modifiche in una sola volta ad altri microrganismi.
Finora, conclude Novelli, in un vettore si poteva mettere un solo gene modificato, nel vettore assemblato da questi ricercatori ci sono invece decine e decine di modifiche.