Giornalettismo.it e le belle deputatesse del Pdl

Nunzia Di Girolamo

Scrive il sito Giornalettismo.it:

 

Le più avvenenti onorevoli del PdL, che Berlusconi mostrava di apprezzare tanto ad inizio legislatura, non sembrano le più produttive del Parlamento. Anzi. Qualcuna sembra proprio aver poca voglia di lavorare.

Il Premier avrebbe commissionato una verifica dell’attività parlamentare delle sue predilette, dalla quale emergerebbe un quadro desolante. Appare misera o quasi del tutto inesistente, infatti, l’attività parlamentare delle giovani promesse che Berlusconi aveva accuratamente provveduto a portarsi in Parlamento, senza badare allo scarso radicamento sul territorio e agli scarsi incarichi politici precedenti. Barbara Mannucci , appena 27enne, ha collezionato solo due interrogazioni, ma ben sette proposte di legge. Di cui però due per modificare il codice penale in materia di sequestro di minorenne e sottrazione di incapace, e il resto a tutela del mondo animale: servizio mutualistico per gli animali di affezione, divieto di sperimentazione sugli animali, e persino il divieto delle macellazioni effettuate secondo particolari riti religiosi. Due sono diventate leggi.

Anche il quadro di attività delle altre è piuttosto sconsolante.

Cosa farà ora il Cavaliere? Rivedrà il suo modo di nominare i futuri rappresentanti del popolo? O continuerà a cedere alla tentazione di circondarsi, tra gli altri, di parlamentari che non abbiano precedentemente avuto mai alcuna esperienza politica? “Noi vogliamo rinnovare la nostra classe politica con persone che siano colte, preparate e che garantiscano la loro presenza a tutte le votazioni e che magari non siano maleodoranti e malvestite”, aveva affermato Berlusconi lo scorso aprile rispondendo alla moglie che lo accusava di voler portare all’euro-parlamento troppe veline e show-girl. Che le deputate sappiano curarsi nell’aspetto nessuno lo mette in dubbio. Ma che qualche sospetto sulla loro produttività a Montecitorio cominci a nutrirlo anche il loro capo non può certo ora lasciarle del tutto tranquille. Che si mettano al lavoro, dunque. Prima che qualcuno sospetti che Veronica Lario quando parlava di “ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere”, si riferisse anche a loro.

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