ROMA – ''Una class action con 10 milioni di firme contro le sottrazioni di bene pubblico''. E' la proposta di Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, che ribadendo il suo ''no ad ogni logica che somigli ad un bavaglio'', nel corso del incontro 'Ultima chiamata' indetto dalla Stampa romana sull'emergenza editoria, si e' espresso contro il possibile addio alla tv pubblica di alcuni professionisti dell'informazione.
''Tecnicamente (la class action, ndr) si fa contro la Rai – spiega – Ma bisogna far capire che quando cacci uno, hai sottratto ad ognuno il diritto di scelta''. Invocando che fuori dalla Rai restino ''non solo i partiti, ma anche le logge politiche'', Giulietti rilancia poi il tema conflitto d'interessi.
''Quando Berlusconi non ci sara' piu' – spiega – si aprira' il problema Murdoch. Per questo chiedo di porci la questione oggi per domani, con una norma che sia di regolamentazione, non contro le persone''.