NEW YORK – Tegolata su Google books: l’accordo fra Google e gli editori americani ”non รจ giusto, adeguato o ragionevole”. La giustizia statunitense respinge cosรฌ l’intesa raggiunta da Mountain View e gli editori, che avrebbe permesso a Google di rendere disponibili milioni di libri online nella biblioteca digitale piรน grande al mondo. La decisione del giudice Danny Chin, contenuta in 48 pagine, lascia aperta alle parti la possibilitร di presentare un accordo rivisto che protegga in modo migliore i titolari del copyright.
L’intesa presentata avrebbe consentito a Google di ”sfruttare” i libri senza il permesso dei titolari di copyright, dando a Mountain View un ”significativo vantaggio sui competitor, e premiandola per la copiatura di lavori coperti da copyright senza perรฒ avere il permesso”. Chin propone una soluzione: permettere ai titolari di copyright la possibilitร di decidere se voler partecipare o meno all’accordo fra Google e gli editori.
”Chiedo alle parti di riconsiderare l’accordo in questo senso”. ”Dalla digitalizzazione dei libri e dalla creazione di una libreria digitale universale in molti trarrebbero vantaggi”, ma l’accordo con Google ”va molto in la”’ perchรฉ a Google sarebbe garantita la possibilitร di pubblicare senza permesso. Google si dichiara ”delusa” dalla decisione del tribunale.
”Come molti altri riteniamo l’accordo avesse il potenziale di offrire l’accesso a milioni di libri che sono difficili da trovare negli Stati Uniti oggi” osserva Hillary Ware, uno dei legali di Google.
L’accordo raggiunto nel 2008 fra Google e gli editori e gli autori prevedeva che Google pagasse per la creazione di un registro nel quale autori ed editori possano registrare i propri lavori e venire pagati ogni volta che il testo รจ visionato online. I guadagni sarebbero ripartiti nella misura del 63% agli editori e autori, il restante 37% a Google.
