LONDRA – La stampa “deve difendersi con i denti, regolarsi da sola”, valutare i reclami al suo interno e poi eventualmente agire: è questa la filosofia del direttore del Guardian in persona Alan Rusbridger.
Davanti a una platea di giornalisti e non solo, uno dei volti più importanti del quotidiano di sinistra britannico ha lanciato una proposta ai colleghi: creare un organo che possa supervisionare la stampa per evitare che sia lo Stato a intervenire in un settore che “deve” rimanere indipendente.
Rusbridger ha detto che i giornali dovrebbero essere responsabili di un regolatore realmente autonomo, in grado di mediare su reclami e hanno il potere di indagare sulle accuse di irregolarità gravi. L’idea è di evitare che la politica, l’economia e tutti i poteri forti possano intervenire e minare il rigore dei giornalisti, influenzando il loro lavoro e le loro carriere.