Un fermo di routine della Polizia di Stato ha consentito il ritrovamento di un tirapugni sull’auto di un ragazzo da poco diventato diciottenne, un tirapugni per incontrarsi dietro l’angolo. Forse non è il caso di farne un dramma, di esagerare con le parole, di mischiare quel che è successo con ciò che non è possibile prevedere, ma la mia esperienza, unita a quella di tanti altri ragazzi che faticando, lavorando, impegnandosi, ritornano a vivere nella Comunità Casa del Giovane, mi spingono a pensarla diversamente, a tenere ben presente il rischio che possa accadere l’irreparabile, ciò che nessun padre e nessuna madre vorrebbero succedesse al proprio figlio, cìò che un adolescente non riesce neppure a immaginare, la vita a perdere di qualcuno, la propria esistenza gettata in pasto a una cella lontana dalla propria famiglia.
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